(1) Le Scritture erano dunque vere, direte? Siamo veramente in presenza del Figlio dell'uomo, anche chiamato l'Agnello? Non siamo piuttosto facendo un sogno?
No, non state facendo un sogno, perché siete sul far della sera del mondo dove assistete al compimento delle Scritture.
(2) Da sempre, Abele è la figura dell'uomo benevolo e Caino la figura dell'uomo malvagio. Tutti e due rappresentano lo spirito santo e quello che non lo è, e non due creature che sono esistite. Ma oggi è giunta l'ora in cui stanno per separarsi; perché i santi (all'immagine di Abele) mi ascolteranno ed agiranno in funzione dei miei consigli, mentre invece gli altri (all'immagina di Caino), non potendo farlo, spariranno dal mondo. In questo senso, la Scrittura dice:
Coloro che non crederanno non sussisteranno.
Ora, per credere, bisogna capire. Per capire, bisogna ascoltare il Figlio. E per ascoltare, bisogna essere santo di spirito. Il santo è colui che, circonciso di cuore, è buono e paziente. Non ci sono altri generi di santi sulla Terra e in cielo, né altre forme di santità.
(3) Quello che è santo di spirito oggi discende da un lignaggio di giusti che avevano in loro le virtù acquisite dalla messa in pratica della legge di Mosè. È un bambino di Abrahamo che sentirà la voce del Figlio, afferrerà tutto ciò che dice e lo seguirà fino nel regno. Qualunque sia quest’uomo e questa donna saranno salvati, perché sono le buone pietre che vengo a raccogliere per costruire il tempio di Colui di cui il cielo è il trono e la Terra lo sgabello dei suoi piedi, di Colui che aspetta la sua dimora ed il luogo del suo riposo.
I circoncisi
(4) Ma, per capire, meglio non conoscere i precetti umani che tolgono le facoltà di comprendere la verità. Disfatevi piuttosto dei vostri bagagli per ricevere il mio battesimo di cui dipende la vostra salvezza. Se siete santi di spirito ed ignoranti delle concezioni della vita predicata dall'uomo, siete allora nella migliore predisposizione per ricevere la luce che porto, perché avete in voi le sette principale virtù della circoncisione del cuore di cui parla Mosè. Queste virtù sono la saggezza, la compassione, la misericordia, la rettitudine, l'amore, l'umiltà e la carità che esprimono insieme la santità di una persona. Eccone la definizione:
- LA SAGGEZZA: qualità della persona prudente e moderata in ogni cosa.
- LA COMPASSIONE: sentimento di pietà che rende l'uomo sensibile ai dolori altrui.
- LA MISERICORDIA: grandezza d'anima che spinge a perdonare il colpevole.
- LA RETTITUDINE: lealtà della persona onesta e giusta.
- L'AMORE: l'affezione che si prova per gli esseri o per qualcosa.
- L'UMILTÀ: assenza completa di orgoglio e rispetto altrui, che impediscono di regnare sui suo simili.
- LA CARITÀ: generosità di cuore che spinge ad aiutare qualsiasi essere in difficoltà.
(5) Circoncidersi, significa tagliare tutto ciò che è malvagio, in modo che si sviluppino questi sentimenti e queste virtù che rendono di conseguenza santi di spirito e nobili di cuore. Una tale persona capirà e mi seguirà per la sua salvezza e quella del mondo intero, perché porta in lei le regole dell'esistenza che Dio ci ha riposto. Essendo la legge, non può essere sotto la legge.
Gli incirconcisi
(6) Ma, contrariamente ai precedenti, gli incirconcisi di cuore stanno per scomparire dalla faccia della Terra, perché non avendo in loro queste sette principali virtù, sono obbligatoriamente il contrario dei circoncisi, cioè cupidi, altezzosi, ipocriti, bugiardi, furbi, arroganti, cattivi ed altre cose simili. Si tratta allora di malfattori, di uomini malvagi e distruttori che non entreranno nel secolo avvenire; perché, come sono, non sono più idonei ad essere battezzati.
(7) Aggiungo a questo che non è quando ci si imbianca facendo simulacri di santità che si attira i favori del Padre, ma soltanto praticando la Sua legge e non quella degli uomini, rimettendosene a Lui e non ai grandi; se no si predica l'ipocrisia per farne l'aria che si respira. Dico che chiunque approvi le ordinanze della legge e ci deroga termina i suoi giorni; perché meglio vale praticare la legge degli uomini ed ignorare la legge di Dio, che evocare quest'ultima ed agire contrariamente alla Sua volontà.
(8) Si conosce l'albero ai suoi frutti, dice Gesù; ciò significa che si conosce l'uomo dalle sue opere. Ora, se le opere dei santi di spirito non possono essere che buone, quelle degli incirconcisi sono di un odore molto sgradevole all'Eterno. Non è dunque difficile discernere chi è circonciso di cuore ed eletto per il regno e chi non lo è, tanto più che l'incirconciso è quello che dà gli ordini, domina e vieta. Insensibile, prende piacere ad umiliare, ad ingannare, a minacciare ed a opprimere il suo prossimo per sottometterlo alla sua volontà. In questo modo è riconoscibile ad occhio nudo; perché, come quelli che regnano a capo delle nazioni, è anche quello che concede certe libertà a coloro che gli sono sottomessi.
(9) Allora ve lo dico, quello che
si alza per attribuirsi poteri su altrui;
ricerca la gloria e gli onori;
rinnega Dio e se ne glorifica;
inganna il suo prossimo;
dichiara lecite le peggior immoralità;
si modella la sua linea di condotta con la bugia;
si prosterna davanti al vitello d'oro, suo dio;
ritiene prigionieri gli esseri umani, come anche tutto ciò che respira;
minaccia ed opprime il suo prossimo;
cerca di essere il primo ad ogni costo;
vive a spese dei suoi simili;
si impadronisce dei beni o dei paesi altrui;
denigra e sminuisce la donna;
seppellisce i paesi sotto il cemento, l'asfalto o il ferro;
snatura, inquina, contamina e sfigura le campagne;
adatta la natura ai suoi pensieri, distruggendo l'ordine originario;
colui dunque, che non ha affatto inquietudine di coscienza, è il contrario di ciò che predica il Cristo e che l'esistenza reclama. È l'anticristo annunciato, il distruttore che Dio mi chiede di combattere finché sparisca per sempre da questo mondo.
(10) Questi figli delle tenebre, incirconcisi di cuore, non esitano a sedersi sul trono del Creatore, perché ai loro occhi prevalgono su tutte le cose. Allora si installano per amore o per forza, e si impongono a tutti con la menzogna, la frode o la violenza. Se ne trovano anche in gran numero tra gli uomini di potere che regnano sui vostri paesi e le vostre città, perché sono i figli di Caino e i fedeli servitori di Satana. Questo mondo è quello del loro regno che volge al termine in mia presenza.
Il grano e la zizzania
(11) La circoncisione del cuore mostra i santi di spirito. Perciò, vi dico apertamente che non si può fondere i sette elementi della santità sul viso di coloro che governano il mondo, vi ingannano, vi tormentano e vi sottomettono con forza alla servitù e al ricatto, quando non vi mandano al macello con le loro guerre che giudicano necessarie alla loro dominazione. Hanno stabilito le loro leggi dall’alba del mondo, e devastanno la Terra senza scrupoli. Non fanno in nessun caso attenzione alle condizioni di vita naturali delle creature. Ma, perfino con i loro scandali, erano indispensabili al mondo; perché sono la zizzania che doveva crescere, fiorire e prosperare, per servire d’esempio ed essere estirpata per sempre dalla Terra. È qui la promessa di Dio per i giorni della mietitura alla fine dei tempi nei quali siete arrivati, e il senso della parabola del grano e della zizzania che spiega Gesù ed ecco:
Egli propose loro un'altra parabola dicendo: Il regno dei cieli è simile a un uomo, che seminò buon seme nel suo campo. Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò della zizzania in mezzo al grano, e se ne andò. Quando poi il grano germogliò e mise frutto, apparve anche la zizzania. E i servi del padrone di casa vennero a lui e gli dissero: Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania? Ed egli disse loro: un nemico ha fatto questo. Allora i servi gli dissero: dunque che andiamo e la estirpiamo? Ma egli disse: No, per timore che estirpando la zizzania, non sradichiate insieme ad essa anche il grano. Lasciate che crescano entrambi insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura io dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano, invece, riponetelo nel mio granaio.
Qualche tempo dopo, i suoi discepoli gli chiederono con insistenza: Spiegaci la parabola della zizzania nel campo. Rispose: Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo, il buon seme sono i figli del regno (gli eletti), e la zizzania sono i figli del maligno (gli empio), ed il nemico che l'ha seminata è il diavolo, mentre la mietitura è la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli (quelli che comprendono). Così come si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori d'iniquità, e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti risplenderanno come Il sole nel regno del Padre loro. Che colui che ha orecchie per udire, oda!
(12) Cercate dunque di capire! Tirate anche da questa parola il fatto che Gesù annuncia la fine del mondo, e che l'Eden (che altri chiamano oggi il paradiso) esiste da sempre sulla Terra, ma che è stato distrutto dagli incirconcisi che si sono alzati per calpestarlo. Non ne siate desolati però, perché risorgerà naturalmente appena non ci saranno più. La separazione degli uomini è dunque necessaria affinché gli incirconcisi spariscano nella fornace ardente che hanno loro stessi portato. Dopodiché i giusti risplenderanno e regneranno sulla Terra intera che fu promessa a loro da sempre.
(13) Con questa nuova coscienza della santità, data dalla circoncisione, potete già fissare la vostra ragione su quel che è vero e sicuro. Questo è poco certo, ma tuttavia essenziale per aprirsi alla verità ed accorgersi che la metà degli uomini si gode dell'altra metà. Sappiate dunque adesso far la differenza tra questo mondo che è il regno delle tenebre, ed il nuovo mondo che arriva che è perfino il contrario del modo in cui vivete - Mi è ordinato oggi di agire con forza sull'uomo, per far sparire per sempre tutto ciò che porta lesioni alla Terra, agli esseri e alle generazioni avvenire - Ogni santo di spirito è in perfetto accordo con quest'ordine di Dio perché, per colui che è pieno di saggezza e di bontà, gli esseri viventi prevalgono sulle opere umane e le cattive maniere di giocare degli uomini. Ora, chiunque accetta la scomparsa di tutto quello che nuoce alla Terra e ai suoi abitanti, accetta per forza la condanna di molti.
(14) Non vi turbate però, perché non vi chiederò di alzare le mani su chiunque esso sia, né di fare la guerra a chicchessia. Vi chiederò soltanto di alzarvi e di ritirarvi qualche giorno là dove ve lo consiglierò. Se no, perirete con gli incirconcisi, con i flagelli che hanno portato e che non concepite ancora. Mostreremo questo. Dopodiché, saprete che la fine del mondo annunciata da Gesù è inevitabile, e che aprirà le porte al regno di Dio. E, da un'estremità all'altra della Terra, riguarda tutti i popoli.
La trasgressione della legge
(15) Non potendo creare, ma soltanto comporre a partire da ciò che esiste, l’uomo si trova costantemente davanti alla scelta del bene o del male per la vita e la sua continuità. E la legge di Mosè gli doveva servire a discernere l’un l’altro. Ora, oggi, in questa fine dei secoli, nessuno fa più caso alla legge. Così, non appare a nessuno che quelli che la trasgrediscono corrompono il mondo e perdono la loro anima, mentre quelli che non lo fanno tengono la loro anima viva, come è viva per tutti coloro che hanno il cuore circonciso. Parleremo spesso dell’anima e della sua ragione di essere, così come del suo giudizio. Ma perché ogni uomo ha la scelta dei suoi atti, e così del suo proprio destino, eppure non deve scegliere il destino altrui e ancora meno quello del mondo intero che non gli compete.
(16) Perciò coloro che vi governano osando pretendere di costruire l'avvenire, come se fossero i maestri del corso della vita, farebbero meglio a tenere i loro denti stretti di fronte all'inevitabile fine del mondo che hanno portato. Volendo soltanto adattare la natura ai loro pensieri, non si credono superiori al Creatore di tutte le cose? Non agiscono come se la Terra fosse formata solo per loro oggi? Ne dispongono come sembra loro meglio. Ed a causa della loro ignoranza, il mondo progredisce ogni giorno verso la sua fine. Ma oggi in cui esso apprende la verità, il mondo si precipita verso questa fine, perché ciascuno si accorge che è irrimediabilmente condannato.
(17) Tuttavia, non è quando si alzano gli occhi sul mondo com'è, sudicio, con le sue macchine da guerra, le sue iniquità, i suoi scandali e le sue immense distruzioni, che si prende coscienza della sua fine, ma soltanto quando si conoscono le cose celesti. Infatti, ignorando il siderale, non potevate afferrare che il mondo ha solo un unico cammino da seguire, che è il cammino di vita offerto dagli astri dal quale il mondo dipende. Perciò, quando i vostri governanti, i vostri pastori e gli scienziati vi dicono con una sola voce: costruiamo il nostro avvenire insieme! Tutte le scimmie si sbattono le cosce beffandosi di loro.
(18) Se mi è facile dire la verità, mi è più difficile ben disporvi a sentirla; questo, a causa della vostra educazione e delle vostre credenze ancestrali che alimentano i vostri pensieri, come anche il poco uso che fate delle vostre facoltà. Ma, se siete circoncisi di cuore, vi innalzerò ad un'altezza che neanche immaginate, sulla montagna di Dio, dalla quale si scoprono tutte le cose, lontano dietro negli anni e ugualmente lontano avanti. Lì, il vostro destino vi sarà rivelato, non per qualche giorno o anni, ma per tutti i secoli avvenire. E conoscerete il valore delle vostre opere ben prima di farle. Perché, quando si è elevati nella luce, si precede e si controlla costantemente le opere che si fanno. Il che è il contrario di questo mondo nel quale nessuno anticipa le conseguenze dei lavori effettuati. Non hanno gli uomini meccanizzato il mondo senza vedere che questo avrebbe portato la sua distruzione? Quando si fanno macchine potenti che si lanciano nel mondo e che si seguono per vedere dove conducono, si è illuminati? Piuttosto non siamo paragonabili a persone stupide che non sanno dove vanno? Dobbiamo allora dirigere i popoli?
(19) Però, questo atteggiamento degno delle tenebre vi servirà oggi da sgabello per i vostri piedi per innalzarvi nei luoghi alti. Quest’elevazione, che si fa attraverso lo spirito, permette di riavvicinarsi sempre di più a Dio, e alla verità di conseguenza. Si tratta dell'ascensione che il Figlio ha fatto prima di voi, per elevarvi dopo. Ma se persistete a vedere Gesù elevarsi nell’aria come un uccello o arrivare nel mondo seduto su un asino, partirete con le sette che hanno avvelenato il mondo.
(20) Oggi, se si ride di Dio e di suo figlio, è sempre per causa di queste sette che si sono impadronite delle Scritture per cambiarne il senso e per dire prima del tempo fissato: noi, gli ebrei, siamo il popolo di Dio: ascoltateci! Oppure: noi i romani, noi siamo la Chiesa e gli eletti, perché abbiamo alla nostra testa il vicario del Figlio di Dio! Dovete dunque seguirci! Tali sono i loro propositi, perché la parabola dei vignaioli sfugge loro. Ma è ogni cosa che sfugge loro, perché sono dei vanitosi che vollero regnare sul mondo non conoscendo niente alla verità. Dio non avendo permesso loro di dominare, hanno fallito. Sono diventati allora simili a dei mendicanti che tendono la mano, parlando di Dio e di suo Figlio, affinché si faccia loro la carità. Dissociatevi da questa gente, vi ingannano da secoli, perché il Padre non li ha in nessun modo inviati. Perciò, ciascuna religione vuole che i suoi membri siano il popolo eletto, senza sapere tuttavia come, perché e quando si è eletto. Ad ogni modo, Dio non ha creato tutta la famiglia solare, con la Terra ed i suoi popoli, per un pugno d’insensati che si prendono per luminari.
Il popolo della promessa
(21) Dovete sapere che il popolo di Dio non è una razza, né una nazione, né una setta, ma la Chiesa formata dai santi di spirito di tutti i popoli abitanti sotto il cielo. Si tratta di coloro che hanno la carne circoncisa (il cuore tutt’intero), e che non può essere circoncisa dalla mano dell’uomo. Abrahamo ha istituito la circoncisione della carne per tenere l’alleanza di Dio e affinché ogni uomo resti santo di spirito per essa. Ma la circoncisione fatta dalla mano dell’uomo, non è la vera circoncisione, non è che un simulacro! Rivedete dunque i vostri giudizi sul popolo di Dio, perché siete in piena confusione su quest’ultimo.
(22) Dico ancora che Giacobbe è il simbolo di quello che lotta nelle tenebre contro l'ignoranza e che diviene Israele dopo aver afferrato la verità. Giacobbe è uomo, e Israele è lo stesso diventato angelo di Dio, perché questa volta conosce tutta la verità. Questa essendo l'immagine esatta di quello che fu la mia lotta, posso parlarne e farvi capire che sono anche l'unto di Israele. Perciò facevate una gran confusione sul popolo di Israele. Infatti, quest'ultimo è composto dai circoncisi di cuore dispersi nel mondo e discendenti di tutti i popoli che Dio ha creato. Non è un altro popolo, che oggi il Figlio dell'uomo raduna. Di conseguenza, il popolo di Israele non può essere composto da membri di sette religiose. No, solo il Vero riunisce i circoncisi di cuore del mondo intero intorno al suo nome, che sono insieme il suo popolo, il popolo di Israele.
(23) Avendo detto: circoncidete i vostri cuori, Mosè ha così mostrato la vera circoncisione con la quale si diviene un figlio di Dio legittimo, un santo in grado di ricevere e di portare la verità a tempo. Essendo allora illuminato, si sa che si è un figlio di luce ed un eletto per il regno nel quale si entra con i propri piedi e vivi. Ma senza questa luce data dal Figlio, nessuno può sapere se è eletto e perché è eletto.
(24) La legge di Mosè non è scritta per i circoncisi di cuore che la portano naturalmente in loro. È scritta soltanto per coloro che non sono circoncisi e che, praticandola, sarebbero potuti diventare santi di spirito ed essere salvati. Mosè avendovi chiesto di circoncidere i vostri cuori, ed io insegnandovi di cosa si tratta, afferrate allora che coloro che pretendono essere il popolo eletto, perché circoncisi dalla mano dell'uomo, fanno un enorme sbaglio sulla loro natura.
La Terra promessa
(25) Sappiate ugualmente che l’Egitto è la figura spirituale delle nazioni, e che Dio mi ha chiamato, come Mosè, fuori dalle nazioni. Uscire dall’Egitto, non significa uscire da questa nazione, ma significa uscire dalla servilità per servire Dio e non più la creatura. Mosè ha preso l’Egitto servile come simbolo delle nazioni nelle quali i figli di Dio e coloro che non lo sono, sono immischiati e tiranneggiati insieme dai re, dai capi di governo ed i loro ministri, con tutti coloro che li servono. Cessate dunque di vedere il popolo di Dio uscire dalla nazione d’egitto per andare nel deserto di sabbia; perché uscire dall’Egitto per dirigersi verso la Terra promessa, è uscire dalla servitù per dirigersi nel regno dove ogni uomo sarà libero come un uccello. Si tratta del passaggio di questo mondo all’altro mondo, e della pasqua naturalmente!
(26) Bisogna anche concepire che Mosè non ha diviso il mare rosso con la sua verga nel senso che gli attribuite, dato che anticamente questo mare non si chiamava così. No, questo mare è il mare umano che è rosso a causa del sangue dell'uomo. Capite che divide le società umane in due campi distinti, a seconda di come sono concepite su pensieri che si chiamano oggi sinistra o destra e che sono l'oggetto di divisioni politiche. Le due onde, così alzate l'una contro l'altra, sono le potenze trattenute affinché i circoncisi di cuore (il popolo d'Israele) passino in mezzo per andare a rifugiarsi nelle montagne dove scamperanno alla fine del mondo.
(27) Senza la conoscenza è la traversata del deserto; e Mosè vi ha fatto attraversare questo deserto fino al Figlio dell'uomo che vi prende con la sua mano per condurvi dall'altra parte dove regnerete. Comprendete che la Terra promessa ai bambini di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe (al popolo di Israele) non è un paese né una contea, ma la Terra intera che è rimessa ai santi innocenti dell'ultimo giorno, dai quali nascerà una sana posterità.
(28) Essendo simboliche, le Scritture non possono in nessun modo essere afferrate da quello che può leggerle solo nel senso della parola. Abbandonate dunque le vostre religioni cieche, ed elevatevi con me sulla montagna di Dio. Conoscendovi, dico ancora che questa montagna (Sion) è una montagna spirituale sulla quale ci s'innalza progressivamente facendone il girò fino a raggiungere la sua cima dalla quale niente più è nascosto e dove si vede Dio di fronte a sé. E tutti quelli che sono veramente circoncisi di cuore effettueranno quest'ascensione. Dopodiché, il mondo sarà pieno della conoscenza dell'Eterno. Potrà allora vivere e sussistere in tutta tranquillità.