In questo giorno della mia visita annunciata, io l'Eterno, vostro Creatore, mi rivolgo a voi tutti tramite colui che ho chiamato sul far della sera del primo mondo, per illuminarvi e farvi conoscere la mia volontà in tutte le ere. Con mio figlio unico, vi porto la luce e le regole della vita, affinché la libertà, la giustizia, la pace e l'ordine siano per sempre la santa unione dei popoli sotto il Sole.
La vostra esistenza sarà d'ora in avanti accompagnata dai miei precetti e dalle mie ordinanze che vi manterranno lontano dal male, e vi terranno integri e liberi durante tutti i vostri giorni. Anche, nei vostri paesi, non ci sarà affatto un governo né potenze sopra la città santa, che sarà la più alta autorità dopo di me, vostro Dio. La città del mio regno, nella quale vivrete, è la città santa che esercitera la propria sovranità su se stessa, secondo le regole che vi inculco per mantenere la vostra anima viva e mettervi al riparo da ogni pericolo.
Per restare santo di spirito e responsabile dei suo atti, ognuno giudicherà con la mia legge. Potrà allora vegliare che nessuno tenti di nuovo di sedersi sul mio trono per imporre la sua volontà, poiché non ho dato a nessun uomo il diritto di regnare sull'Uomo che non ha creato.
I dodici giudici
(1) Le basi della città e il trattamento delle sue attività riposeranno su un comitato, che sarà pure un tribunale che renderà giustizia ogni mese. Quest'organismo pubblico sarà composto in permanenza da dodici giudici. Questi uomini saranno tutti volontari, sposati, padri di famiglia, ed esenti da malattie gravi. Tutti avranno più di cinquanta anni. Si distingueranno per la loro saggezza e la loro moralità. Non gioiranno di nessun privilegio, e non avranno altri diritti o poteri che quelli che la mia legge dà ad ognuno di voi. Irreprensibili, saranno i miei fedeli servitori. Per far applicare le loro decisioni di giustizia, che saranno irrevocabili, chiederanno aiuto agli abitanti della città. Tutti i mesi, insieme terranno una seduta con accanto le loro spose, ma saranno solo dodici voci. Non ci sarà affatto un unico giudice. Tal è la mia volontà.
(2) Tu dunque che sarai in grado di statuare, prenderai il mio nome. E giudicherai in mio nome, e non da te in nome del popolo. Nel mio tempio, sei il difensore della Terra e di tutto quel che vive. Angelo di Dio, non devi mai fallire nei tuoi giudizi; dal momento che è con il tuo spirito che statuterai per onorare il mio nome e compiere la mia volontà.
(3) La verità non può sopportare la divisione. Per questo ogni giudizio dovrà fare l'unanimità dei dodici giudici. Se non potrà esserne così dopo tre sedute successive, il giudizio sarà annullato.
La colpevolezza e le sanzioni
(4) Quando la colpevolezza sarà flagrante e incontestabile, l’accusato sarà arrestato e condotto davanti ai giudici che decideranno il suo castigo in funzione della sua età e della gravità del suo errore. Ma nessuno deve essere mostrato a dito, accusato, trattenuto, giudicato o condannato unicamente su delle presunzioni o semplici convinzioni. Se tuttavia colui che ha commesso un errore irreparabile scappa dai suoi fratelli, sarà castigato doppiamente da me, l’Eterno.
(5) Solo io, il tuo Dio, che ti ha creato a mia immagine, decido della punizione che il tribunale della città infliggerà al peccatore. Ecco: secondo la gravità del suo crimine, il malfattore sarà gettato fuori dalla città per un tempo o per sempre, o umiliato pubblicamente, o severamente corretto senza essere mutilato, o ancora punito di morte. Non ci saranno altro castighi. Ogni tribunale deciderà dei modi di applicare queste sanzioni. Ma colui che sarà condannato a morte, dovrà lasciare il mondo lontano dai sguardi e fuori dal territorio della comunità.
(6) L'imprigionamento non deve in alcun caso far parte delle punizioni inflitte ai peccatori perché, privati della loro libertà, questi perdono progressivamente le facoltà e la possibilità di un riscatto. La detenzione deve solo permettere di trattenere l'avverato colpevole, per giudicarlo e castigarlo. E quando sarà necessario, l'accusato sarà intralciato e trattenuto con la forza al suo domicilio o altrove in mezzo ai suoi.
Usanze
(7) Ecco le istruzioni dell'Eterno, tuo Dio, su i tuoi comportamenti abituali:
Non avrai nessun altro Dio davanti al mio volto, né altra legge che la mia.
Non farai nessuna figura, figurina, scultura qualunque o statua rappresentando personaggi nei quale ti confidi e davanti ai quali ti prosterni; perché io, l'Eterno, tuo Dio, sono un Dio geloso.
Non prenderai il nome dell'Eterno, il tuo Dio, invano; in quanto l'Eterno non lascerà impunito colui che prenderà il suo nome invano.
Accorderai all'uomo e alla donna i stessi diritti.
Non stabilirai nessuna gerarchia.
Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni si prolunghino nel paese che l'Eterno, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai l'adulterio.
Non desidererai ciò che appartiene ad altrui.
Non ruberai.
Non opprimerai i tuoi simili.
Non sarai maldicente.
Non porterai false testimonianze contro il tuo prossimo.
Non ti asterrai nel dire la verità in ogni circostanza.
Non opererai nell'ombra, lontano dagli sguardi.
Veglierai a non mettere nessuno in pericolo.
Interverrai presso ogni essere in difficoltà.
Vivrai all'ora solare, e comincerai l'anno nuovo al solstizio d'inverno.
Metti in pratica i miei antichi comandamenti e quelli che prescrivo oggi a mio figlio affinché stabilisca il mio regno. Perché, sin da oggi e per sempre, sono io l'Eterno, il tuo Dio, che regna sulla Terra come regno in cielo.
Le pratiche vietate
(8) Oramai, conoscete il vostro divenire e quello del mondo. Così, manderete via prontamente dalle vostre città chiunque si avventurerà a predire l'avvenire, o a pretendere di comunicare con i morti.
(9) La mia Terra dovendo rimanere il mio santuario e quello dei miei figli benamati, caccerete pure coloro che praticheranno riti, come le cerimonie, i pellegrinaggi, le processioni, le celebrazioni commemorative, le incantazioni, e le preghiere collettive.
(10) Nel mio regno, respingerete vivamente tutti coloro che tenteranno di regnare su di voi, al bisogno li sterminerete. Agirete altrettanto contro coloro che avranno l'audacia di stabilire una catena di subordinazione, o che proveranno a formare una setta, una forza armata, una dominazione, una casta.
(11) Affinché viviate in pace e che il mondo non conosca più l'orrore, io, il creatore del cielo e della Terra, vi chiedo di abolire per sempre ogni valore in denaro e di non utilizzare nessuna forma di moneta.
I comportamenti sociali
(12) Che siano uomini o bestie, tutti gli esseri devono rimanere nella loro libertà assoluta, senza alcuna condizione preliminare venendo da te.
(13) Non avendo che a conquistare la conoscenza della verità, sarai sovrano unicamente nel tuo paese, che è il paese originale del popolo dal quale discendi.
(14) La tua razza, la tua età o le tue disposizioni non ti rendono superiore agli altri esseri umani. Se ti stimi sopra di loro, ti punirò per il tuo eccessivo orgoglio. Metterai la tua abilità e le tue conoscenze al servizio dei tuoi simili, senza chiedere loro nulla in cambio. Allora, ti gratificherò al doppio di quel che tu avrai dato.
(15) Rendere la giustizia, soccorrere, curare, aiutare, insegnare e prendere parte alle attività collettive, sono atti onorifici non potendo essere retribuiti.
(16) Vivrai fraternamente con i tuoi simili, avendo cura di non disturbare nessuno. È lì la tua linea di condotta dalla quale non ti devi mai allontanare. Prima di fare un opera conseguente, medita sui miei precetti, e consulta i tuoi fratelli per chieder loro consigli o il loro consenso.
La protezione delle persone
(17) Qualunque sia la sua età o il suo stato di salute, ogni individuo che sarà colpevole della morte di uno o più esseri umani innocenti, o che tenterà di ucciderli, o che parteciperà ad un omicidio, sarà punito con la morte dal tribunale.
(18) Chiunque ferirà o ucciderà un malfattore mentre commette un misfatto non sarà tenuto per responsabile. Ma se qualcuno commette un omicidio involontariamente su un innocente per mancanza di precauzioni, dovrà abbandonare i suoi beni e lasciare per sempre il suo villaggio.
(19) Coloro che comanderanno, produrranno, possederanno armi o altre macchine da guerra, o ne faranno uso, saranno condannati alla pena di morte e giustiziati immediatamente. Perché uccidere l'uomo o prepararsi a farlo, è alzare la mano contro di me, l'Eterno, il tuo Dio.
(20) Saranno ugualmente eliminati coloro che faranno volontariamente soffrire esseri umani innocenti, trattenendoli prigionieri, forzandoli a far quel che non vogliono, privandoli di acqua e cibo, facendoli subire tormenti, offese o sevizi, modificando il loro spirito, terrorizzandoli o separandoli con la forza dalla loro famiglia. Questa sentenza non si spegnerà nel tempo.
(21) Ogni persona che maltratterà il suo congiunto, i suoi figli, i suoi parenti o un animale dovrà essere represso. Se non possiamo riuscire a riportarla alla ragione, il tribunale la punirà severamente.
(22) Affinché i vostri figli mantengano un volto umano e non diventino la vergogna del cielo, priverete dei loro beni e bandirete vigorosamente dai vostri villaggi gli omosessuali e tutti coloro che si accoppiano in gruppo. E punirete di morte qualunque persona che fornica con le bestie, così come i pedofili, gl'incestuosi e i violentatori.
(23) Anche adolescente, il ladro o il distruttore restituirà al doppio del valore quel che avrà rubato o distrutto. Se dopo questa sanzione, persiste a commettere dei malfatti, sarà tolto dal mondo. Così, impedirete lo sviluppo del male che deve essere costantemente mantenuto sepolto sotto i vostri piedi.
(24) Ogni danno causato ad altri dovrà essere riparato dal suo autore. Ma se si avvera che il pregiudizio è stato commesso per volontà di nuocere, l'autore del delitto sarà privato dei suoi beni e espulso dal villaggio, così come ogni persona che ha contribuito al malfatto. Questa sanzione si applicherà pure a coloro che persisteranno a creare coscientemente un disturbo qualunque.
(25) L'incendiario volontario di beni altrui o di foreste è indegno del mio santuario. Sarà punito di morte.
La protezione della vita
(26) Io l’Eterno, il tuo Creatore, ti vieto formalmente di praticare il trapianto di organi o altre parti del corpo che fanno l’oggetto di rigetti. Proteggi l’integrità di ogni essere vivente.
(27) Una qualunque trasformazione della natura dall'uomo altererà l'ordine originale e la vita di tutti. Ti asterrai quindi formalmente di modificare la natura degli organismi viventi, se no sarai punito di morte e giustiziato.
(28) Ogni creatura deve essere concepita e venir al mondo secondo le regole della natura. Tuttavia potrai interrompere la vita di una creatura alla sua nascita, se è colpita di gravi malformazioni.
(29) Chiunque avrà difficoltà a mantenere il suo sostentamento sarà aiutato dalla famiglia o dal villaggio, perché nessuno deve soffrire di indigenza e povertà. Ma, per non diminuirlo, non assisterai preventivamente una persona valida.
(30) Quando procederai a delle cure, eliminerai inoltre la causa della malattia che è spesso data all'ignoranza e alle attività umane. Vivi in armonia con la natura secondo le regole di giustizia che ti inculco, e la tua discendenza diventerà progressivamente invulnerabile alle malattie.
(31) Di tua iniziativa, non interromperai la vita di una persona condannata che muore lentamente, solo se sono io, il tuo Dio, che te lo chiede con cuore e ti spinge a farlo.
(32) La persona anziana o il bambino handicappato sarà preso in carica dalla famiglia, e non sarà dato in altre mani né in altri luoghi.
(33) Non farai abortire la donna che si rifiuta e che non è stata vittima di uno stupro o di un incesto. Ti adeguerai ai suoi desideri di procreazione.
(34) Tutti gli esseri della mia creazione sono utili. Per questo, non farai niente che possa far sparire dalla Terra una specie qualunque.
La protezione dei popoli e delle razze
(35) Nel mio regno dove sarete liberi, non voglio affatto nazioni né frontiere artificiali. Ci si troveranno solo popoli sovrani, parlando la loro propria lingua, e separati gli uni dagli altri da limiti naturali.
(36) L'unione dei popoli si farà da sé con la conoscenza. Anche, perché l'ordine sussista e mantenga la fraternità tra tutti i popoli, ognuno di loro dimorerà nel suo paese di origine.
(37) Qualunque individuo che abbandonerà la sua famiglia ed il suo popolo, per stabilirsi in un paese dove gli abitanti sono di un'altra razza che la sua, sarà considerato come un vigliacco. Sarà rifiutato da tutte le comunità del regno.
(38) Affinché sia integro, il tuo villaggio non sarà costituito da uomini e donne di razze differenti. Ogni persona è una parte integrante ed intima del suo popolo che non deve abbandonare.
(39) In un altro paese che quello originario del tuo popolo, sarai sempre una straniero, un visitatore potendo soggiornarci, ma senza stabilirci la tua dimora né procreare.
(40) Non prenderai il tuo congiunto in un colore di uomo diverso dal tuo, perché il sanguemisto uniforma ed indebolisce l'umanità. Il tuo vero congiunto si trova in mezzo a coloro che ti rassomigliano, chiedimelo e te lo manderò.
(41) Altrove che nel suo paese, ogni individuo è uno straniero che ha bisogno di assistenza. Sii dunque caricatovele e benedicente verso lo straniero che ti onorerà della sua presenza.
(42) Il desiderio di conoscere il mondo ti spingerà sempre a visitare altri paesi. Tuttavia, non cercare sempre di viaggiare, perché il viaggio è una ricompensa che deve mantenere tutto il suo valore.
(43) Ognuno parlerà la propria lingua e non farà un uso consueto della lingua degli altri, dato che la lingua di un popolo è lo spirito di questo popolo che non deve essere disturbato da un altro spirito straniero.
La protezione del giardino
(44) Non cambierai affatto i rilievi, le rive ed i siti della Terra. E lascerai scorrere liberamente le acque. Anche se inondano, non ne cambierai il corso né farai loro dighe. Utilizzerai l'acqua per i tuoi bisogni, ma senza privarne coloro che vivono a valle, né proscughererai i luoghi dove si trova.
(45) Affinché tutto rimanga puro e che la tua salute non ne sia affetta, utilizzerai solo prodotti naturali per trattare le culture o arricchire i campi. Sarai dunque nell'abbondanza, perché la malattia se ne andrà lontano da te.
(46) La foresta deve restare selvaggia e svilupparsi liberamente. Per questo, non la coltiverai, né la taglierai, né la ridurrai, né l’accrescerai. Nondimeno, potrai prelevare in essa tutto ciò di cui avrai bisogno.
(47) Non occuperete tutta la superficie dei vostri paesi, affinché le bestie, le foreste ed i luoghi umidi dimorino negli anni. Ogni città dovrà essere distante il più possibile l'una dall'altra.
(48) Per i vostri bisogni, potrete prendere quel che si trova in superficie o sotto la superficie della terra, facendo attenzione ad estrarre solo quel che si degrada rapidamente e non occasiona inquinamento. Fate attenzione ai vostri lavori, che non devono cambiare in niente le condizioni di vita naturali degli esseri viventi.
(49) Qui, nel mio santuario, ogni casa eliminerà i suoi rifiuti e seppellirà le acque sporche. Ma non raccogliete le immondizie per depositarle in uno stesso luogo, né le acque sporche per riversarle insieme nelle acque pulite che scorrono o dormono.
(50) Ovunque sia, non deve esserci nessuna contaminazione né inquinamento, in quanto il bambino deve sempre nascere in un giardino puro, affinché l'uomo rimanga puro negli anni. Chiunque inquinera la terra, l'acqua e l'aria sarà con forza castigato. Se persiste a nuocere, sarà giustiziato.
(51) Ogni regione è preziosa e deve mantenere la sua originalità. Allora non farai nessuna via di bitume, di cemento o di ferro che sfigurano i siti, impediscono lo scorrere delle acque, smembrano e devastano le campagne. Non ne farai nessuna perché, modificare la natura, è affliggere tutti i viventi.
(52) Contornerai i tuoi campi di siepi. E per non profanare la terra, la coltiverai solo con la forza degli animali o quella delle tue braccia. D'altronde utilizzerai solo le forze naturali che sono largamente sufficienti per i tuoi bisogni.
(53) Le bestie ed i siti dovranno tutti rimanere selvaggi, tal erano agli inizi. Così, il giardino terrestre dimorerà eternamente e la tua posterità sarà sana e felice.
La protezione degli animali
(54) Ascoltami, mio popolo! Alleverai gli animali senza cambiare il loro genere né la loro natura. Non darai loro alimenti che li sono estranei, né obbligherai loro a mangiare. E ti asterrai di fare esperienze mediche su di loro, o di allevarli tenendoli costantemente rinchiusi.
(55) Le piante e le bestie di cui ti ciberai dovranno esistere anche allo stato puro. Se una di queste specie non può più mantenersi nella natura e tende a scomparire, non ne terrai nessun specimen per coltivarlo o allevarlo; perché si tratterebbe di esseri degenerati che possono colpire gravemente la tua salute.
(56) Affinché l'equilibrio del mondo si faccia, lascerai gli animali di ogni specie moltiplicarsi liberamente, anche se il loro numero ti appare elevato. Non ti immischierai affatto della loro vita, e non ridurrai il loro numero.
(57) Tutte le creature animali sono indispensabili al mondo e hanno, come te, il diritto di vivere sulla Terra. Inoltre, per riequilibrare la natura, rintrodurrai nel tuo paese le specie di bestie che si trovavano all'origine e che dimorano ancora nel mondo. Allora, ti farò vivere all'ombra della mia mano.
(58) Per non accigliarti ed essere giusto, ammetterai volentieri che una piccola parte de quel che coltivi o allevi sia mangiato dalle bestie dei campi.
(59) Quando gli animali avranno ritrovato la loro moltitudine, potrai cacciare e pescare con moderazione per nutrire la tua famiglia. Ma veglierai a non uccidere quel che la legge di Mosè protegge.
(60) Mangerai solamente l’animale che tu hai ucciso o un membro della tua famiglia avrà abbattuto, dato che l’Eterno concede questo sacrificio solo con la pena provata levandoli la vita. Ricomprerai così la vita di un essere innocente con la tua tristezza. Se no non lo mangiare, per paura che io, il tuo Dio, ti maledica.
(61) Non catturerai nessuna bestia con trappole che possono mantenerle nella sofferenza. E, per cacciarle, solo le armi che utilizano la forza umana sono ammesse da me, l'Eterno. Ogni arma di diverso genere sarà vietata dal mio regno dove non può essere tollerata.
(62) Non sfiderai gli animali per gioco. E non li farai battersi tra loro, né li addestrerai perché attacchino l'uomo.
La città e le sue attività
(63) La città santa del regno è anche la tua chiesa all'interno della quale non ci saranno altre direttive che quelle date dalla mia legge. Veglierai quindi che non si stabiliscano alcune gerarchie, regolamentazioni, dominazioni, obbedienze, subordinazioni, dipendenze, né prelevamenti obbligatori.
(64) Ogni famiglia della tribù disporrà di una superficie di terra che coltiverà per sopperire ai suoi bisogni. Sii dunque amabile ed equo con i tuoi simili durante la ripartizione dei suoli e dei spazi.
(65) Affinché non vi siano calamità, costruirai la tua città lontana da posti pericolosi, come lo sono le vicinanze di vulcani, luoghi che s'inondano o sprofondono, così come le regioni dove il suolo trema o può scivolare.
(66) La tua città, che costruirai in luoghi non arridi, dovrà fondersi discretamente alla natura. E affinché resti a misura d'uomo, la sua grandezza dovrà sempre permetterti di uscirne in poco tempo.
(67) Il numero di abitanti della città santa non dovrà mai sorpassare le risorse del territorio nutritizio nel mezzo del quale sarà costruita. Quando sarà formata e resa viabile in tutta indipendenza, nessun'altra dimora o edificio sarà costruito.
(68) Non immaginerai né realizzerai nessun'opera eterna. E affinché i tuoi figli rimangano in contatto con altri bambini, non farai la tua casa isolata dalla città, l'erigerai insieme alle altre.
(69) Non costruirete casa su casa per vivere famiglia su famiglia. Abiterete fianco a fianco solamente, e con delle case circondate da terre e sufficientemente spaziate le une dalle altre. Ognuno costruirà la sua dimora a seconda della sua concezione personale e l'abbitera, ma nessuno né costruirà una affinché un altro l'abiti.
(70) Non costruirai nessun palazzo, tempio, luogo di culto, edifici simbolici, né qualunque cosa di grandioso; dato che sono le opere di coloro che sono difettosi nello spirito e gonfi di vanità.
(71) Animato dallo Spirito Santo, la tua città sarà una comunità composta da famiglie indipendenti, solidarie e fraterne. Perciò, per vegliare al benessere di tutti, sarai costantemente all'ascolto degli abitanti.
(72) Per metterti al riparo dalle malattie gravi, ti ciberai esclusivamente dei tuoi prodotti o di quelli della tua città. E con la gratuita di ogni cosa, che lascia libero corso all'abondanza, non mancherai mai di nulla.
(73) Affinché le piante, le bestie e gli uomini non siano disturbati, non illuminerai la tua città di notte come in pieno giorno. E non farai nessun baccano, di giorno come di notte, se no sarai espulso.
(74) Affinché gli esseri viventi siano sempre sereni e protetti, io l'Eterno, il tuo Dio, ti chiedo di non impiegare mai l'atomo, né alcun'altra materia esplosiva o tossica. Chiunque si allontanerà da questo comandamento sarà punito di morte dal tribunale.
(75) Ogni messa in opera di materie prime, potendo occasionare qualche disturbo o pericolosità, dovrà obbligatoriamente effettuarsi fuori dal territorio della città.
(76) Non costruirai veicoli o altre macchine utilizzando la combustione per muoverti, perché saresti costretto a sacrificar loro la Terra intera. Però, potrai praticare qualsiasi industria che non ha tristi conseguenze sugli esseri viventi.
(77) Il tuo più grande nemico essendo l'inutile, produrrai solo quel che è indispensabile alla tua vita e quella dei tuoi cari. Qualunque cosa tu faccia, non puoi aumentare il numero dei tuoi giorni, ma solamente ridurli se mi disobbedisce; perché sono io l'Eterno, il tuo Dio, che ti anima dal mio soffio.
(78) Affinché ogni cosa vari da un'altra e arricchisca la diversità, non creerai alcun metodo, né farai case, vestiti, oggetti o qualunque cosa sia di uniforme. Uomo o donna, ognuno vestirà come l'intende nel mio regno, e farà quel che gli piacerà in funzione della legge.
(79) Quando vi misurerete gli uni agli altri con dei giochi, farete attenzione a non lasciarci l'anima dato che, quando si è vincitori, non si è obbligatoriamente gloriosi.
La famiglia
(80) L'unione dell'uomo e della donna sarà libera. E la benedirò quando Eva perderà manifestamente la sua verginità; questo essendo l'unico atto solenne con il quale sarete sposati davanti a me, l'Eterno, vostro Dio.
(81) La famiglia è la forza dell'uomo. Per questo, lascerai i tuoi figli in età di fondare una famiglia, liberi di scegliere loro stessi il loro congiunto, senza contrariare il loro progetto. Veglierai solamente che non prendano per sposo o sposa qualcuno della loro famiglia, o una persona colpita da una grave malattia incurabile e trasmissibile.
(82) Adamo ed Eva, vi ho creato forma e impronta affinché possiate sposarvi e che i vostri figli nascano dal vostro amore. Ma il vostro sentimento di attrazione reciproco non può resistere alle tempeste sollevate dall'infedeltà. Siate dunque fedeli come il Sole e la Terra lo sono l'uno verso l'altro, perché punirò l'adulterio con la solitudine e giorni senza gioia, potendo recare la morte del peccatore.
(83) Adamo, mostrerai la retta via ai membri della tua famiglia, affinché ognuno sappia dove si trovano i limiti che non deve oltrepassare.
(84) Eva, le tue mestruazioni sono per purificare il tuo seno a fini di concepimento, e la tua verginità è il tuo onore. Resta dunque vergine fin quando fondi una famiglia, se no altererai la tua reputazione e i tuoi giorni saranno tristi.
(85) Per creare una famiglia o per altre ragioni, potrete abitare la città di vostra scelta. In base a questo, ogni nuovo abitante non sarà considerato come straniero.
(86) In caso di divorzio, veglierete affinché i vostri figli o il vostro congiunto non né siano le vittime innocenti; se no non lo sopporterei.
(87) Non ti allontanerai da tuo padre né da tua madre quando saranno anziani, per paura che io, il tuo Dio, ti rigetti. E lascerai i tuoi figli in mani loro, perché sono la memoria del vissuto e le fondazioni della tribù. E quando le porte dei loro sensi si richiuderanno, capirai le loro difficoltà e farai prova di molta indulgenza a loro riguardo. La tenerezza, l'affetto, e le cura che dispenserai loro, non saranno mai troppo.
L'educazione
(88) Avrete cura che ci sia sempre qualcuno in mezzo a voi che s'innalzi ben alto, fino ad il mio altare, per insegnare la verità a coloro che non la capiscono da soli. Dato che i profeti agirono così nei riguardi del mondo, e a loro dovete il vostro saluto.
(89) Qualunque sia l'apparenza, l'età, l'attitudine o la notorietà della persona con la quale converserai, ti rivolgerai a lei come lo fai con tuo fratello o tua sorella. E ti rivolgerai a me, il tuo Dio, ugualmente, come un figlio parla al proprio padre.
(90) Circonciderai il cuore di tuo figlio appena sarà in età di discernere il bene dal male. Farai attenzione tuttavia di non forzarlo a capire o a fare quel che non è ancora alla sua portata.
(91) I bambini impareranno l’insieme delle regole del buon uso parlato e scritto delle loro lingue. Dopodiché, potranno loro stessi proseguire la loro ascesa e scegliere il loro cammino con davanti a me, l’Eterno.
(92) Per proteggere i valori dell'esistenza, insegnerai anche il rispetto, l'educazione e le buone maniere ai tuoi figli. Avrai allora cura di tenerli lontani dal blasfema che sconvolge le coscienze, come dall'impudicizia, dalla volgarità e da tutte le cose oscene che feriscono il pudore.
(93) Affinché ciascuno mantenga la sua integrità e non si allontani dal buon senso, non formerete persone di testa da una parte e gente di mano dall'altra. Avrete cura al contrario a sviluppare tutte le facoltà di un bambino.
Il godimento dei beni e della libertà
(94) La Terra è la madre di tutti i viventi che non dobbiamo accaparrarci né vendere. In base a questo, ogni parcella di terra apparterà a colui che la lavora o la abiterà. Potrai così proseguire l'opera dei tuoi predecessori. Ma avrai in proprio solo quel che coltivi, allevi, o costruisci con le tue mani.
(95) La casa familiare, le culture ed il bestiame, sono l'eredità naturale dei figli. Ma chiunque lascerà la città per stabilirsi altrove perderà quest'eredità. E la casa non abitata e il campo non coltivato saranno messi a disposizione di coloro che ne avranno bisogno.
(96) Io l'Eterno, il tuo Dio, non voglio approvare nessun sacrificio da parte tuo al mio cospetto, perché ho questo in avversione. Ti asterrai quindi di privarti delle cose buone, o di isolarti, o di mortificarti, o di sacrificarti per attirare il mio sguardo, o ancora di uccidere degli esseri per offrirmeli, se no ti maledirò.
(97) Vivrai serenamente, senza preoccuparti dei giorni lontani. Approfitterai al contrario del giorno nel quale ti troverai, perché sono io, il tuo Creatore, che prevede i tuoi domani a seconda della mia scienza nella quale non hai ad intervenire.
La ricompensa
(98) Nel mio santuario, i vostri morti non saranno più morti, perché terrò la loro anima per la vita eterna. Così, discretamente condurrete i corpi nella loro ultima dimora, senza fare spettacolo né cerimonia.
(99) L'uomo, mia amata creatura, il più grande comandamento che ti do, è di circoncidere il tuo cuore, affinché tu possa tenere lo spirito della tua giovinezza ed amare le mie opere come le ho create. Dall'amore che mi testimoni e dalle sante scritture della tua anima, io giuro su me stesso di farti vivere e rivivere fin quando lo meriterai; perché, elevandoti ed avvicinandoti a me, diventi eterno figlio mio.